Cambio operatore: denunciare i costi spese non giustificati

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 7 Febbraio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:54

Cambiare operatore telefonico più costare più caro di quanto in realtà  dovrebbe a causa di spese aggiuntive che vengono giustificate come “contributi di attivazione“. Si tratta in realtà  di escamotage messo in pratica dalle compagnie telefoniche per recuperare la vecchia penale applicata in caso di disattivazione delle linea.

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Come spiegato dal portale Altroconsumo, le penali per la disattivazione sono state abolite a partire dal 2007 e non possono quindi più essere applicate. Nonostante ciò, passare ad un altro operatore può costare da un minimo di 30 ad oltre 100 euro, una cifra talmente variabile da apparire in molti casi poco giustificabile e pertanto sospetta.

Per questo motivo, Altroconsumo ha inviato 6 ricorsi per pratiche commerciali scorrette all’Agcom, nei confronti delle principali compagnie di telefonia fissa (Fastweb, Infostrada, Telecom, Teletù, Tiscali e Vodafone) con l’accusa di mancata informazione ai consumatori sull’entità  dei costi extra.

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In risposta alla denuncia, Telecom ha deciso di abbassare da 60,50 a 34,90 il costo per disdire telefono più Adsl. In compenso, Telecom ha deciso di applicare questa spesa a tutti i clienti che disdicono; precedentemente, il costo era previsto solo per quelli che lasciavano dopo il primo anno.

Nonostante l’ancora scarsa risposta da parte degli operatori, è bene essere consci del fenomeno e sapere che le spese aggiuntive dovrebbero coprire solamente i costi effettivamente sostenuti dagli operatori. Chiunque scopre quindi “panali nascoste” può compilare il seguente modulo e inviarlo via fax al numero 06/69644926.