


L’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) ha messo online la versione aggiornata del suo servizio web “Rateizza adesso” all’interno dell’area riservata e di Equiclick: serve a inviare la richiesta di pagamento dilazionato delle proprie cartelle esattoriali. Online anche i moduli aggiornati e tutte le informazioni sulle novità introdotte dal decreto di Riforma Fiscale che riordina la riscossione, semplificando e potenziando la possibilità di rateizzare i debiti a ruolo.
Per debiti fino a 120mila euro, il contribuente con una domanda semplice può adesso chiedere di pagare una cartella in sette anni (84 rate mensili), che dal 2027 potranno salire a 96 (8 anni) e dal 2029 a 108 (9 anni). E’ anche possibile ottenere una dilazione più favorevole, ma in questo caso bisogna documentare la situazione di difficoltà economica. Si può chiedere anche la rateazione in presenza di debiti oltre 120mila euro, ma anche in questo caso presentando la documentazione a conferma della situazione di disagio economico.
Vediamo con precisione con funzionano le regole previste dall‘articolo 13 del decreto legislativo 110/2024, che ha modificato l’articolo 19 del dpr 602/1973.
Come pagare a rate le cartelle fino a 120mila euro
Partiamo dai debiti fino a 120mila euro, somma che si riferisce a una singola richiesta di rateizzazione. Con una semplice domanda, che non richiede alcuna documentazione probatoria, il contribuente può attivare le seguenti rateazioni:
- 84 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
- 96 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
- 108 rate mensili, per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.
In pratica, la nuova legge è migliorativa rispetto a quella precedente, che prevedeva al massimo 72 rate.
Come si presenta la domanda
Per presentare la domanda si può utilizzare il servizio online Rateizza adesso, disponibile nell’area riservata del sito dell’agente della Riscossione (www.agenziaentrateriscossione.gov.it), oppure compilare la nuova modulistica da trasmettere via PEC o, in alternativa, da consegnare agli sportelli. Si utilizza il Modello RS, disponibile sul portale dell’agente della riscossione. E’ anche possibile chiedere l’addebito diretto sul conto corrente utilizzando il servizio di richiesta online “Attiva/revoca mandato SDD piani di rateizzazione”, disponibile nella sezione Rateizza adesso.
Le rate si pagano utilizzando i bollettini allegati al piano di dilazione. E’ possibile chiederne una copia, presentando domanda online, in modo semplice e veloce, con il servizio “Rateizzazione – Richiedi i moduli di pagamento“, e riceverli direttamente via email.
Il contribuente può anche chiedere di allungare il piano di pagamento oltre le 84 rate mensili, o le altre ipotesi sopra esposte, ma in questo caso non c’è un automatismo di accettazione della domanda: bisogna documentare la situazione di difficoltà economica e attendere la risposta dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Come rateizzare i debiti oltre 120mila euro
Se invece il debito è superiore a 120mila euro, per ottenere un pagamento rateale bisogna fornire specifica documentazione in base alla quale Agenzia delle entrate-Riscossione esegue verifiche prima di concedere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo. In questo caso, è possibile dilazionare il pagamento fino a 120 rate mensili.
Come si valuta la difficoltà economica
I parametri per valutare la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria e determinare il numero massimo di rate concedibili sono fissati dall’articolo 19 del DPR 602/1973 e dal decreto del 27 dicembre 2024 del Vice Ministro dell’economia e delle finanze. Per le persone fisiche, e per i titolari di ditte individuali in regime semplificato, si prende come riferimento l’ISEE. Per gli altri soggetti, ad esempio le imprese, la valutazione viene effettuata sulla base dell’Indice di Liquidità e dell’Indice Alfa, mentre per il condominio il riferimento è l’indice Beta.
Infine, nel caso delle amministrazioni pubbliche, la richiesta di rateizzazione va corredata da un’apposita dichiarazione del legale rappresentante, ovvero, in alternativa, dell’organo amministrativo di vertice dell’Ente, dalla quale risulti la carenza della liquidità necessaria ad effettuare il pagamento in unica soluzione.
Esiste poi una specifica disposizione per i soggetti colpiti da eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o altri eventi eccezionali che abbiano determinato l’inagibilità totale dell’unico immobile, adibito ad uso abitativo in cui risiedono i componenti del nucleo familiare o dell’unico immobile adibito a studio professionale o sede dell’impresa. In questi casi, in alternativa alla documentazione sopra citata, la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria è valutata e documentata presentando la certificazione dell’inagibilità totale dell’immobile rilasciata dalla competente autorità comunale non oltre sei mesi prima della presentazione della richiesta di rateizzazione.