Il RAROC per misurare le performance degli intermediari finanziari

di Rosanna Marchegiani

16 Febbraio 2010 09:00

Si parla di RAPM per indicare alcuni indici usati per misurare la redditività di un'operazione. Tra essi figurano il RAROC, il RORAC e il RARORAC, tutti indici che si differenziano dalle tradizionali misure di redditività di natura contabile, per la loro capacità di valutare il rischio

Oggi, sempre più spesso, gli intermediari finanziari assumo le loro decisioni su come allocare il capitale nei vari segmenti della loro operatività, utilizzando degli indici di redditività corretti per il rischio. Infatti, le tradizionali misure di redditività di natura contabile, come il ROI e il ROE, non sono in grado di indicare la capacità di creare ricchezza per varie ragioni, tra le quali la loro incapacità di tenere conto della valutazione del rischio.

Si parla di Risk Adjusted Performance Measure (RAPM) per intendere alcuni indici usati per misurare la redditività di un’operazione o di una business unit. Essi raffrontano il margine economico derivante da una certa combinazione produttiva con il capitale di rischio ad esso relativo.

Tra essi, uno degli indici più usati è il RAROC, sigla che sta per Risk Adjusted Return On Capital. Tale indice rappresenta una misura di performance ottenuta dal rapporto tra il rendimento atteso da un’attività aggiustato per i rischi e il capitale impiegato per finanziare l’attività stessa.

In pratica possiamo esprimere questo rapporto come:

(Ricavi – Costi – Perdite attese)/ Capitale economico

Il valore posto al numeratore può essere determinato sia tenendo conto delle imposte che non tenendone conto.
Inoltre, sempre al numeratore, è possibile aggiungere un importo pari al prodotto tra capitale economico e tasso d’interesse privo di rischio.

Per capitale economico si intende la quantità di capitale necessaria a coprire eventuali perdite di valore dovute a variazioni dei livelli di rischio considerati.

Il RAROC può essere calcolato ex post, sulla base dei redditi realizzati, in modo da determinare le performances conseguite da diverse business units. Ma tale indice può essere impiegato anche ex ante, con riferimento ai redditi attesi, al fine di scegliere quali business units sviluppare e quali ridurre. In questa ipotesi il RAROC previsto per le diverse business units viene raffrontato con il cosiddetto threshold, ovvero un valore soglia stabilito dalla banca quale tasso di rendimento del capitale.

Esistono anche delle altre misure di RAPM: ad esempio il RORAC (Return On Risk Adjusted Capital) la cui formula si discosta da quella del RAROC, in quanto l’aggiustamento per il rischio avviene al denominatore, quindi riguarda il capitale allocato e non il reddito. Invece il RARORAC  (Risk Adjusted Return On Risk Adjusted Capital) prevede l’aggiustamento per il rischio sia al numeratore che al denominatore e pertanto esso riguarda sia il reddito che il capitale allocato.