Ha preso il via il 22 febbraio la Milano Fashion Week, appuntamento sempre atteso dagli addetti del settore moda, ma anche dai semplici appassionati, che porterà in passerella fino al 28 febbraio le collezioni dell’autunno inverno 2012-2013.
Un appuntamento che, ormai, è diventato un vero e proprio evento internazionale in grado di coinvolgere sia l’intera Milano – grazie ai maxi schermi posizionati nei punti nevralgici della città – sia il vasto popolo di utenti Web che possono seguire le sfilate sul sito ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana.
I numeri della settimana della moda milanese sono da capogiro: 72 sfilate che metteranno in scena le collezioni create dai più grandi stilisti italiani e stranieri e 53 presentazioni di marchi, delle quali 17 sono accessibili solo su appuntamento, che andranno in scena nelle varie location dislocate in città. Ma non sono meno interessanti le cifre che riguardano l’impatto dell’evento al fine di favorire l’internazionalizzazione e l’esportazione della moda italiana, basti pensare alla forza lavoro coinvolta nel progetto, che dispiega oltre 70 mila persone ogni anno, e al fatturato che supera il 63 miliardi di euro (dopo un 2008 negativo, il 2011 si è invece concluso con un incremento maggiore rispetto alle stime iniziali).
A fare da sfondo alle collezioni pret-à-porter dedicate alla donna, oltre alle consuete sedi che vedono come protagonisti delle sfilate alcuni dei più noti simboli della cultura milanese – Palazzo Giureconsulti, Palazzo Clerici e il Circolo Filologico -, questa edizione della Fashion Week meneghina prevede anche una nuova location allestita presso il Castello Sforzesco, grazie a una tensostruttura realizzata all’interno della Piazza delle Armi che, anche in futuro, diventerà una delle sedi permanenti dell’evento.
Un ingresso che segna, evidentemente, la volontà del Comune di Milano e dell’assessore alla Moda Stefano Boeri di valorizzare l’evento sia nell’ottica di rendere sempre più salda l’immagine della città come capitale della moda italiana, sia di rilanciare il settore penalizzato, come molti altri, dalla crisi economica, come ha sottolineato il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) Mario Boselli: “Le previsioni per 2012 destano qualche preoccupazione“.
Oltre ai grandi nomi della moda Made in Italy, da tempo garanzia di raffinatezza e stile anche all’estero, tra i quali Gucci, John Richmond, Alberta Ferretti e Francesco Scognamiglio – che hanno aperto la kermesse -, Prada, Fendi, Roberto Cavalli, Dolce&Gabbana, Versace, Giorgio Armani, Blumarine, Roccobarocco, MaxMara, Gianfranco Ferré e tanti altri, quest’anno la Fashion Week rappresenta anche un’occasione di notorietà per molti giovani talenti creativi, grazie a una serie di eventi che coinvolgono proprio gli stilisti emergenti.
L’inizio della manifestazione è stato preceduto, ad esempio, da un evento organizzato dalla maison Ferré che ha coinvolto 11 giovani designer, invitati a presentare inedite cover speciali per il magazine di ricerca “Pizza”. Ben 22 brand giovani molti dei quali agli esordi, sfileranno inoltre fino al 27 febbraio nella cornice della fieramilanocity Hothouse, mentre il 28 febbraio il Castello Sforzesco ospiterà le collezioni di tre stilisti emergenti provenienti dal progetto New Upcoming Designer, e di seguito le creazioni dei giovani vincitori del concorso Next Generation.