Aumentare le risorse messe a disposizione a favore del Fondo Monetario Internazionale: questo il fine dell’intesa stabilita dal G20, che mira a contrastare la crisi del debito attraverso fondi aggiuntivi. Dai membri del forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali arriveranno circa 430 miliardi di dollari, che affluiranno nelle casse del Fmi consentendo la ripresa economica dei paesi membri, soprattutto di quelli appartenenti all’Eurozona.
Da parte del G20, quindi, c’è la volontà di sostenere la crescita negli Stati dell’organizzazione internazionale, che grazie alle nuove risorse sarà in grado di raddoppiare la capacità di prestito, come ha sottolineato il direttore generale Christine Lagarde: “Ci siamo impegnati per oltre 430 miliardi di dollari. Questo significa che abbiamo quasi raddoppiato la capacità di prestito del Fondo. La mossa segnala la forte risoluzione della comunità internazionale ad assicurare la stabilità finanziaria globale e a mettere la ripresa economica mondiale su un passo più solido. Queste risorse saranno disponibili per tutti i paesi membri del Fmi e non saranno focalizzate in una particolare regione“.
Attraverso il contributo del G20 il Fmi può contare su un cospicuo plafond di risorse, che si aggiunge agli 800 miliardi di euro già stanziati a livello europeo grazie al fondo salva-Stati Efsf e al fondo Esm. Secondo Christine Lagarde, tuttavia, si tratta di una misura necessaria ma non sufficiente per garantire la stabilità dei mercati finanziari. La maggior parte delle risorse è stata messa a disposizione del Fondo da parte dei paesi dell’Eurozona, con l’affiancamento della Gran Bretagna, dei Paesi scandinavi, di Polonia, Repubblica Ceca e Svizzera, unitamente a Giappone, Corea, Arabia saudita e Australia.
Per quanto concerne l’Italia, da parte del G20 sono arrivate critiche positive riguardo le misure messe in atto per far fronte alla crisi economica, come ha sottolineato il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli: “Stiamo procedendo lungo la strada giusta ma non abbiamo ancora finito. Questa è la realizzazione dell’impegno che Lagarde aveva con forza esplicitato negli ultimi mesi: 357 mld di dollari sono le risorse provenienti da Paesi che hanno già definito la loro quota di partecipazione“.
Un concetto ribadito anche dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il quale ha messo in evidenza gli sforzi compiuti nell’ottica di migliorare l’economia nazionale, compiendo passi in avanti che evidentemente sono stati apprezzati anche a livello internazionale. Stando alle dichiarazioni di Visco, in definitiva, la crisi è in via di stabilizzazione e si intravedono tenui miglioramenti, ma il comunicato finale dell’assemblea dei Ministri delle Finanze e dei banchieri del G20 mostra ancora pesanti preoccupazioni riguardo la ripresa dell’economia globale.