Il Boeing 787 Dreamliner, considerato come l’aereo del futuro e a basso impatto ambientale, è atterrato per la prima volta in Italia sulla pista di Grottaglie, in Puglia, dove è stato ufficialmente presentato dai vertici di Finmeccanica, Alenia Aermacchi e Boeing: il velivolo, realizzato usando il 50% di materiale composito, prevalentemente fibra di carbonio, rappresenta un investimento a lungo raggio e potrebbe portare alla conquista di un mercato pari a 3.300 unità in soli 20 anni, pari a un valore di 630 miliardi di dollari.
Un successo per Finmeccanica e Alenia Aermacchi, che condividono il 14% del progetto di Boeing, e che hanno annunciato il potenziamento degli stabilimenti di Grottaglie e Foggia, scelta strategica che porterà anche a nuove assunzioni in territorio pugliese.
Il Boeing 787 – che è stato inaugurato con la vendita al vettore giapponese ANA nel settembre del 2011 – potrebbe rivoluzionare il mercato degli aeromobili non solo per le sue potenzialità green, ma soprattutto perché dotato di una tecnologia che consente di ridurre notevolmente i consumi e il livello di inquinamento acustico.
Una serie di caratteristiche che giustificano il boom di ordini da parte di oltre 850 clienti, per una vendita complessiva che al momento supera le 3000 unità, come ha sottolineato l’amministratore delegato di Alenia Aermacchi Giuseppe Giordo: “Il progetto del Boeing 787 ci offre una prospettiva di lavoro di 20-25 anni. Gli ordini in programma – si stima la vendita di 3.300 aerei, 870 dei quali sono già stati ordinati da una sessantina di clienti – daranno lavoro agli attuali 700 dipendenti fino alla pensione e creeranno nuova occupazione in Puglia“.
Un successo annunciato che, tuttavia, non cancella la crisi del mercato che ha coinvolto anche due delle più importanti case costruttrici di aeromobili, come la stessa Boeing e Airbus, entrambe protagoniste di un calo improvviso degli ordini. Se Boeing ha dovuto imbattersi in un saldo negativo, a causa della cancellazione di 25 ordini per il Boeing 787 Dreamliner contro le 19 prenotazioni iniziali, la Airbus si è vista cancellare un ordine per sette A350-1000 da parte della compagnia di bandiera di Abu Dhabi, per una perdita a velivolo pari a 2,2 miliardi.