Dopo numerosi rinvii la Corte costituzionale tedesca ha dato il via libera alla creazione del Fondo salva Stati europeo Esm, grazie all’approvazione dei giudici di Karlsruhe che hanno detto sì anche al fiscal compact definito dai vari leader europei, sebbene con alcune riserve. La ratifica della Germania, che tuttavia prevede poteri speciali al Parlamento in grado di opporre il veto nel caso di eventuali modifiche all’accordo, ha ottenuto sia il plauso sia del premier Mario Monti sia della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Per il presidente del Consiglio la sentenza consente finalmente di rimuovere “l’ostacolo ultimo per l’entrata in vigore del trattato sul Fondo salva Stati e sul fiscal compact”, mentre Angela Merkel ha definito la delibera della Corte come un segnale forte che la Germania – ultimo tra gli Stati dell’Eurozona ad approvare il Fondo salva Stati – invia all’Europa intera, ribadendo come questo parere positivo rappresenti una spinta verso lo sviluppo dell’unione monetaria ed economica.
Il si della Germania arriva tuttavia accompagnato da alcune clausole restrittive, infatti l’approvazione del patto fiscale è subordinata alla garanzia che la Germania non intervenga economicamente con risorse maggiori a 190 miliardi di euro. La Corte ha inoltre richiesto che nelle decisioni relative al Fondo Esm e al fiscal compact sia chiamato in causa anche il Parlamento tedesco. Si tratta di una sentenza molto attesa che non dovrebbe essere soggetta a ulteriori modifiche, tuttavia la stessa Merkel ha mostrato una certa apertura in merito.
L’annuncio dell’approvazione del Fondo salva Stati, che secondo il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble sarà operativo a breve – ha subito causato un rialzo record dell’euro, che ha raggiunto il valore massimo sul dollaro da quattro mesi. Per il prossimo 8 ottobre, infine, è previsto il primo incontro dei membri del board Esm, in concomitanza con il meeting Eurogruppo.