Coca Cola Hellenic, la più grande filiale dell’azienda statunitense in territorio europeo, non sarà più quotata in Grecia ma abbandonerà il listino locale preferendo la Svizzera e, contemporaneamente, il London stock Exchange.
La decisione di farsi quotare sia a Zurigo sia a Londra è stata annunciata dai vertici del gruppo che, sebbene abbiano ribadito di non voler chiudere gli stabilimenti localizzati in suolo greco, hanno sferrato un brutto colpo all’economia ellenica.
Con il trasferimento in Svizzera di Coca Cola Hellenic sarà anche cancellata questa denominazione distintiva dalla ragione sociale dell’azienda, che in ogni caso lascia in Grecia un gruppo impianti produttivi utilizzati per l’imbottigliamento.
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Il comunicato ufficiale sottolinea infatti che saranno mantenute “la produzione e la distribuzione dei prodotti in Grecia“, così come l’attività del Corporate Service Center di Atene per gestire la distribuzione dei prodotti a marchio Coca-Cola in 28 paesi.
L’obiettivo primario della multinazionale e alla base della scelta di trasferirsi in Svizzera è quello di trovare maggiore stabilità, come ha sottolineato l’amministratore delegato Dimitris Lois: “Il comitato esecutivo del gruppo avrà base in Svizzera così come la strategia del gruppo sarà pilotata dalla Svizzera. Avere un nuovo quartier generale in Svizzera garantirà maggiore stabilità e questo sarà apprezzato dagli operatori“.
Dal punto di vista occupazionale, tuttavia, non ci saranno ripercussioni, stando almeno a quanto affermato dall’azienda. I 41mila lavoratori attivi sotto la direzione di Coca Cola Hellenic non dovranno quindi rinunciare al posto di lavoro, ma l’impatto sociale per il Paese sarà comunque notevole: gli analisti, infatti, sottolineano come la quotazione della multinazionale rappresentasse un punto di vantaggio per raggiungere la competitività in Europa tanto agognata dalla Grecia.