Il debito pubblico in Italia potrebbe raggiungere presto i 2mila miliardi di euro: a lanciare l’allarme è la Banca d’Italia rendendo noto l’ammontare attuale dello scoperto che grava sullo Stato, pari a 1995 miliardi.
Secondo Bankitalia, il debito pubblico ha subito un incremento di 19,5 miliardi da agosto a oggi, tanto da toccare un nuovo record storico. I dati pubblicati all’interno del Supplemento al Bollettino statistico sulla Finanza pubblica, inoltre, mostrano come a partire dall’inizio del 2012 il debito pubblico sia aumentato di 88,4 miliardi di euro, tra le necessità delle Pubbliche Amministrazioni, pari a 61,9 miliardi, l’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro, che ha gravato per 21,7 miliardi, e l’emissione di titoli per 5,2 miliardi.
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A pesare sulla crescita del debito è anche la partecipazione italiana ai sistemi di solidarietà a favore della Grecia e del Fondo Salva Stati, che in qualche modo hanno reso vane le misure di austerity promosse dal Governo. Ad avere il suo peso è anche il perdurare della crisi economica, con la contrazione della base imponibile dovuta alle difficoltà delle aziende nazionali.
Queste cifre non sono tuttavia molto distanti dalle previsioni, stando almeno a quanto affermato dal Ministro dell’Economia Vittorio Grilli: nessuna sorpresa per il Governo, quindi, che tuttavia non per questo eviterà di mettere in atto strategie per portare alla riduzione del debito, a partire dalla conquista del pareggio di bilancio.
Per quanto riguarda le entrate tributarie del mese di settembre contabilizzate nel Bilancio Statale, ammontano a 22,6 miliardi e sembrano pressoché invariate rispetto a quelle del 2011.