Come annunciato, il nuovo redditometro sarà pronto il prossimo gennaio, lo strumento che il Governo sta mettendo a punto per contrastare l’evasione fiscale e stanare chi dichiara meno di quanto possiede. A presentare la novità è il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, che chiarisce subito alcuni punti importanti per i contribuenti.
Il redditometro finalizzato ad accertare le dichiarazioni dei redditi degli italiani non sarà utilizzato per fare tabula rasa tra i contribuenti onesti, ma sarà usato dal fisco con criterio e, soprattutto, contribuirà in maniera determinante a limitare il fenomeno dell’evasione: “Il nuovo redditometro, inteso come strumento di accertamento, è già pronto. Siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sarà utilizzabile sicuramente a gennaio. Noi lo utilizzeremo con la massima cautela e soltanto per le differenze eclatanti tra spese e reddito: il problema ce l’avrà chi è evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia, ma se uno non è evasore e spende quello che guadagna o ha risparmi non ha nulla da temere“.
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Befera ha inoltre illustrato un’altra novità che aiuterà gli italiani a familiarizzare con il nuovo sistema di controllo fiscale: si tratta del ReddiTest, un software scaricabile dal sito delle Entrate e utilizzabile per verificare, in piena autonomia e privacy, la coerenza tra il reddito familiare e le spese sostenute. Uno strumento il cui utilizzo non è tuttavia obbligatorio e che non contiene tutte le voci di spesa previste all’interno del ben più complesso Redditometro che nascerà insieme al nuovo anno.
Si parla, infatti, di oltre cento le voci di spesa e di nove macro categorie utilizzate per le verifiche: acquisti di beni durevoli, trasporti, abitazione, alimenti, bevande, abbigliamento e calzature, combustibili d’energia, immobili, elettrodomestici e servizi per la casa, sanità, comunicazioni, istruzione, tempo libero, cultura e giochi.