La pressione fiscale che grava sulle famiglie italiane segna un rincaro di 726 euro a famiglia nel 2012: lo afferma l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che individua quattro fattori determinanti nel pesare sensibilmente sulle tasche dei contribuenti, precisamente IMU, IVA, IRPEF e accise sui carburanti.
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A fare le spese della crisi economica che non accenna a lasciare il Paese, inoltre, sono soprattutto le famiglie appartenenti al ceto medio, costrette a sborsare oltre settecento euro in più a fine anno a causa dell’incremento delle imposte statali e locali.
Secondo il segretario dalla Cgia Giuseppe Bortolussi, l’unica via percorribile per correre ai ripari e limitare l’impoverimento delle famiglie italiane è invertire la tendenza attuale che impedisce all’economia di sbloccarsi e favorire la circolazione di più denaro: “Se si continua ad agire solo sulla leva fiscale siamo destinati ad avvitarci in una crisi dalla quale difficilmente riusciremo ad uscirne in tempi brevi. Le famiglie, per far fronte alle scadenze fiscali sempre più pesanti, non spendono più e i consumi sono scesi ai minimi storici. Questa situazione sta spingendo verso la chiusura centinaia e centinaia di migliaia di commercianti ed artigiani che si trovano gli scaffali pieni di merci e di prodotti, ma senza nessuno che entri nei loro negozi. Solo lanciando più soldi in tasca a lavoratori dipendenti e pensionati abbiamo forse la possibilità di invertire questa tendenza“.
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Per arrivare a queste conclusioni, la Cgia ha effettuato alcune simulazioni per capire e quantificare l’aggravio fiscale ai danni degli italiani causato dalle novità fiscali introdotte dal Governo Monti. Per un giovane senza familiari a carico, ad esempio, le tasse aumentano di 405 euro, cifra che sale fino a 726 euro per una coppia con figli: in questo caso, l’aumento delle detrazioni Irpef per i figli a carico voluto dalla Legge di Stabilità consentirà un leggero risparmio nel 2013, mentre nel 2014, invece lo stesso nucleo familiare pagherà ben 146 euro in più a causa degli effetti fiscali delle manovre Berlusconi e Monti.