Un emendamento al decreto sulla Legge di Stabilità, presentato in commissione Bilancio del Senato, prevede alcune importanti modifiche alla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che ha scatenato pareri differenti già dall’annuncio della sua introduzione, soprattutto da parte dei banchieri e della Consob.
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La prima novità riguarda proprio la data in cui entrerà in vigore la tassa, inizialmente prevista da gennaio 2013 e invece slittata a marzo. L’imposta, inoltre, dovrà essere versata a prescindere dal luogo in cui sarà conclusa la transazione e indipendentemente dal Paese di residenza di ciascuna delle due parti in gioco. Una norma che scioglie i dubbi mossi dalla Consob e che consentirà anche agli investitori esteri di provvedere a questo adempimento fiscale.
Per quanto concerne le aliquote, invece, si parla adesso di un prelievo pari allo 0,12% sulle transazioni azionarie che riguardano i mercati regolamentati. Questa aliquota sarà attiva fino alla fine del 2013, mentre dal 2014 sarà ridotta dello 0,1%.
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La nuova tassa sulle transazioni prevede un’ulteriore aliquota volta a limitare la speculazione internazionale e valida per gli scambi sulle azioni e per le operazioni sui derivati dal 1 luglio 2013 (potrà arrivare fino a un limite massimo di 100 euro nel caso di derivati Over the counter non quotati sui mercati regolamentati): si tratta di una tassa dello 0,02% calcolata sul controvalore degli ordini annullati, o modificati, superiori a una determinata soglia.