Monti ai giovani: ripartiamo nel 2013

di Chiara Basciano

17 Dicembre 2012 08:52

Il messaggio di Mario Monti ai giovani delle scuole: nel 2013 lo spiraglio per una concreta prospettiva di crescita.

Nel messaggio di auguri di Natale indirizzato ai giovani delle scuole, che andrà in onda al Gr1 Ragazzi, oggi alle 13.35 su Rai Radio Uno, il presidente Mario Monti ha parlato alle nuove generazioni dello sforzo straordinario fatto per mettere in sicurezza il paese nel corso dell’anno che ci stiamo lasciando alle spalle, tentativo di “porre le premesse di un 2013 e di anni successivi più capaci di soddisfare le aspirazioni che tutti abbiamo”.

Monti si è appellato alla “speranza che il 2013 possa essere finalmente l’anno in cui l’Italia ricominci a vedere una concreta prospettiva di crescita, a guardare al futuro con speranza e non con timore, ad essere protagonista di una ripresa economica che ridia qualche certezza soprattutto a voi giovani che vedete sempre più avvicinarsi il tempo delle scelte e cercate un’occupazione stabile e dignitosa”.

I problemi che voi ragazzi vi ponete per il vostro futuro – continua il presidente rivolgendosi ai giovani – sono gli stessi che si pongono per il futuro dell’Italia, perché un paese che non ascolta, che non indirizza le nuove generazioni è un paese stanco e che difficilmente riuscirà a vincere le sfide alle quali è chiamato. Io osservo con attenzione la disillusione con cui molti di voi affrontano le sfide della vita quotidiana. Oggi bisogna essere consapevoli che ogni rinuncia è una perdita grave. Non possiamo e non dobbiamo permettercela, bisogna reagire, non dobbiamo essere rinunciatari neanche nelle circostanze più difficili. Dobbiamo scommettere sul futuro, dobbiamo voler essere attori protagonisti del rinnovamento nazionale e chi più dei giovani ha interesse a prendere le redini del proprio futuro?”.

E chiude con una fotografia del nostro paese, Mario Monti: “Il paese si attende molto da voi e voi vi attendete molto dal paese. Il nostro è un paese che qualche volta ama considerarsi un po’ meno di quello che vale, è bene perché tanti altri paesi hanno la tentazione dell’arroganza, noi italiani non l’abbiamo, siamo apprezzati anche per questo, abbiamo una grande quantità di doti, se le mettiamo all’opera in uno spirito di concordia, sono sicuro che il nostro futuro, a cominciare dal vostro futuro, cari giovani, sarà migliore”.