Quasi 500 lavoratori attivi nello stabilimento dell’Alcoa di Portovesme, in Sardegna, potranno usufruire della cassa integrazione straordinaria: è stato infatti firmato a Roma il protocollo di intesa tra il Ministero del Lavoro e i sindacati, precisamente i delegati della Rsu e i segretari provinciali delle organizzazioni di categoria.
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La Cigs scatterà per 496 lavoratori diretti secondo quanto previsto dall’accordo, che tuttavia è stato ratificato senza la presenza dei rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico e della stessa Regione Sardegna.
Le sigle sindacali coinvolte hanno anche lamentato la mancanza di interesse nei confronti degli oltre 400 lavoratori operativi nell’indotto, che hanno ugualmente necessità di ammortizzatori sociali. Secondo Bruno Usai, delegato Rsu Cgil: “Al Ministero è stato anche chiesto da parte delle organizzazioni sindacali di estendere la discussione ai lavoratori degli appalti.”
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I lavoratori delle imprese appaltatrici sono quindi al momento esclusi dall’accordo inerente la cassa integrazione, la cui attivazione spetterebbe ala Regione secondo quanto affermato dallo stesso Ministero. Per Franco Bardi della segreteria Fiom, infatti, la richiesta dei sindacati verte intorno all’attivazione di un accordo-quadro (o accordo di bacino) “affinché le garanzie degli ammortizzatori sociali vengano estese anche agli operai degli appalti“.