Confapi e Federmanager hanno siglato l’intesa per il rinnovo del CCNL relativo ai dirigenti e ai quadri superiori attivi nelle piccole e medie imprese: l’accordo si basa su un principio di fondo che prevede l’incremento dei manager all’interno delle PMI per contrastare la crisi economica, non prevedendo per il momento aumenti della retribuzione minima, rimandati al 2015 e definiti entro il 30 novembre 2014.
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Imprenditori e manager – come si legge nella nota ufficiale diffusa dopo la firma dell’accordo – rappresentano la «formula vincente con cui garantire un assetto organizzativo anche alle PMI in grado di affrontare le sfide dei mercati internazionali»: il nuovo contratto di durata triennale, dal 2014 al 2016, ha come finalità principale la valorizzazione della componente variabile del compenso legato alla produttività: «Considerato il difficile contesto economico e produttivo, Confapi e Federmanager hanno puntato, invece, sulla valorizzazione della parte variabile della retribuzione legata alla produttività che costituisce la leva attraverso cui introdurre sistemi gestionali e retributivi più moderni orientati al risultato.»
L’intesa prevede due tipologie di interventi mirati a potenziare la diffusione di competenze manageriali nelle piccole e medie imprese: precisamente si tratta dell’introduzione di numerosi percorsi per agevolare la nomina o l’assunzione di nuovi manager (soprattutto giovani o inattivi), e del rafforzamento dell’offerta formativa per l’aggiornamento professionale anche attraverso il “bilancio delle competenze”.
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L’accordo, inoltre, annuncia l’attuazione di nuove misure volte a valorizzare la figura del quadro superiore «a metà strada tra il dirigente e il quadro», un ruolo di responsabilità già presente nelle aziende e in grado di rispondere alle attuali esigenze delle imprese di piccole e medie dimensioni.