Più controlli, potenziamento della tracciabilità dei pagamenti elettronici e divieto di beneficiare delle agevolazioni fiscali per gli evasori: queste sono alcune delle proposte inserite nella petizione popolare avviata dalla Uil, portavoce di una battaglia contro l’evasione fiscale che deve basarsi sull’avvio di nuove misure promosse dal Governo.
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Secondo il sindacato, infatti, ammontano a 180 miliardi le imposte sottratte ai cittadini ogni anno, in pratica 347 mila euro al minuto: sono cifre potrebbero consentire di limitare sensibilmente le tasse a beneficio di lavoratori dipendenti e pensionati, risorse necessariamente da recuperare.
Esponendo questi dati il segretario generale della confederazione Luigi Angeletti ha annunciato l’apertura di una petizione popolare, attiva dal 1 maggio al prossimo 30 giungo, mirata a raccogliere 500 mila firme.
Uno strumento di contrasto all’evasione che, stando a quanto affermato da Angeletti, in Italia rappresenta uno scandalo e un problema sociale, basti pensare alla carenza di controlli (l’Agenzia delle Entrate, infatti, effettua al massimo 200mila controlli ogni anno, vale a dire che un contribuente può essere sottoposto ad accertamenti in media una volta ogni 20 anni.
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