Arriva il si all’emendamento alla Legge di Stabilità che impone un tetto alle pensioni d’oro percepite dagli alti funzionari pubblici, che a partire dal 2015 non potranno essere superiori agli importi che sarebbero stati liquidati con l’applicazione delle regole di calcolo vigenti prima della Riforma Fornero.
Gli assegni pensionistici erogati agli alti funzionari di Stato ( magistrati, docenti universitari e medici, ad esempio) non potranno quindi superare l’80% dell’ultimo stipendio.
Il limite si applicherà su tutti i trattamenti pensionistici, compresi quelli già liquidati, ma solo a partire dal 1 gennaio 2015, quando entrerà in vigore la Legge di Stabilità.
Così si legge nella proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 25/11/2014:
«In ogni caso, l’importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione delle regole di calcolo vigenti prima dell’entrata in vigore del presente decreto computando, ai fini della determinazione della misura del trattamento, l’anzianità contributiva necessaria per il conseguimento del diritto alla prestazione, integrata da quella eventualmente maturata fra la data di conseguimento del diritto e la data di decorrenza del primo periodo utile per la corresponsione della prestazione stessa».
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Grazie al nuovo tetto imposto ai super-assegni previdenziali, inoltre, saranno risparmiate notevoli risorse che andranno ad arricchire un Fondo INPS destinato ad adeguare i trattamenti pensionistici di specifiche categorie (definite dalla Presidenza del Consiglio).