Sgravio contributivo: chiarimenti del Ministero

di Francesca Vinciarelli

19 Gennaio 2015 15:00

Chiariti dal Ministero del Lavoro gli ambiti di applicazione dello sgravio contributivo sulle retribuzioni di produttività per i dirigenti.

A seguito dell’istanza presentata dal FederManager è stato chiarito con l’Interpello n.2 del 12 gennaio 2015 da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quali sono i soggetti che hanno diritto allo sgravio contributivo sui premi di produttività. Il Ministero ha precisato che lo sgravio contributivo sui premi di produttività di cui all’art. 2, D.M. 14 febbraio 2014 può essere applicato anche ai premi corrisposti ai dirigenti, considerano che la normativa di riferimento non non esclude tale categoria dalla fruizione del beneficio.

=> Produttività in calo? È colpa del superlavoro

Inoltre le norme per quanto riguarda l’accesso all’agevolazione non prevedono alcuna limitazione basata sul reddito.

Il Ministero aggiunge che la quota che spetta ai dirigenti va ad incidere sugli “incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa”, utili per lo sviluppo del beneficio contributivo, in quanto il ruolo del dirigente, secondo il Ministero, è un ruolo strategico per ottimizzare e migliorare la produttività e la competitività aziendale.

Nella risposta del Ministero all’istanza presentata da FederManager si legge:

“Nella vigente normativa non sembrano riscontrarsi disposizioni che escludano tale categoria di prestatori dall’agevolazione; peraltro, anche dall’esame delle norme di cui al citato Decreto non si rinvengono disposizioni ostative ad un’interpretazione estensiva ai fini della concessione del beneficio ai suddetti lavoratori in quanto il reddito, come detto, non costituisce un limite per l’accesso all’agevolazione. Sotto un profilo più generale, del resto, si può osservare che il dirigente ricopre un ruolo strategico in funzione del miglioramento della produttività e di ogni altro fattore utile alla competitività dell’azienda e pertanto una parte della quota retributiva allo stesso spettante va ad incidere sui fattori summenzionati, ovvero sugli “incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa”, utili per la fruizione del beneficio contributivo”.

(Fonte: PMI.it)