Come annunciato alla fine del 2014, l’Agenzia delle Entrate mette in moto una nuova “macchina” nella lotta alla corruzione, realizzando un vero e proprio manuale destinato ai dipendenti statali e incentivando l’invio di segnalazioni per denunciare illeciti, promuovendo legalità e onestà.
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Quindici pagine volte a indicare le modalità per inviare una segnalazione interna in caso di condotte illecite, spaziando dalla normativa vigente fino alla disciplina che tutela la privacy dei dipendenti che denunciano. È il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, a illustrare il vademecum annunciando la creazione del Whistleblowing, il sistema di “soffiate interne” che consente ai lavoratori di segnalare illeciti compiuti dai colleghi inviando una email attraverso una apposita casella di posta elettronica, beneficiando della tutela dell’anonimato.
«Una misura – afferma la Orlandi – che spero possa incoraggiare chi viene a conoscenza di condotte illecite e desidera segnalarle ma, per timore o ritrosia, non si sente ancora abbastanza supportato per farlo. Mi auguro che questa iniziativa possa contribuire a rafforzare il grado di percezione del nostro essere un’Amministrazione credibile, sempre più salda nella sua etica interna. Si tratta di un passo che ritengo decisivo per creare un nuovo rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti, senza steccati né preclusioni».
Chi denuncia un illecito all’interno della sua amministrazione non deve essere epitetato come delatore:
«La figura del collega che denuncia comportamenti scorretti – prosegue la Orlandi – è prevista da anni in Paesi come gli Usa e il Regno Unito. Noi dal 2013 abbiamo una legge che prevede la tutela assoluta della riservatezza per chi collabora con la propria amministrazione. Il problema è che non è stata attuata. Noi abbiamo avuto il coraggio e la voglia di essere veramente trasparenti e dare l’opportunità a tutti di mostrare senso civico».
Quali sono i comportamenti che possono essere oggetto di segnalazioni?
«Rimostranze di carattere personale o richieste che attengono alla disciplina del rapporto di lavoro o ai rapporti con i superiori o altri colleghi.»
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Il manuale fa riferimento sia alle irregolarità di carattere penale sia agli illeciti relativi alle procedure operative dell’Agenzia (ad esempio, gli accessi non autorizzati agli archivi informatici o le irregolarità che riguardano l’uso del badge).