Torna lo spettro delle penali per estinzione anticipata dei mutui, abolite in Italia nel 2007: è la direttiva UE “Mortgage Credit Directive” a prevedere la possibilità, per le banche, di chiedere un indennizzo in caso di chiusura dei mutui prima della scadenza stabilita.
=> Leggi i consigli per ottenere un mutuo
Si tratterebbe, comunque, non di un obbligo per il Governo italiano ma solo della “facoltà” di agire in questo modo recependo la delibera entro il 21 marzo 2016, ristabilendo le penalità solo per quanto riguarda i nuovi mutui.
Secondo le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef:
«Un allarmante ritorno al passato che darà la possibilità di lucrare non solo sulle estinzioni anticipate, ma anche sulle surroghe, il cui mercato vale, secondi gli ultimi dati, il 60% del mercato complessivo dei mutui. Si tratta di un’operazione inaccettabile, che si configura come l’ennesimo regalo ai banchieri a danno dei cittadini. Una vera e propria vessazione legalizzata, che ostacoleremo in ogni modo, facendo appello prima di tutto al Parlamento, affinché non si pieghi (ancora una volta) di fronte alle volontà della lobby dei banchieri.»
Una nota diffusa da Palazzo Chigi chiarisce comunque l’intenzione di non ripristinare la normativa sulle penali:
«Per quanti abbiano in corso mutui e intendano estinguerli non esiste alcun rischio di dover pagare commissioni o indennizzi di nessun genere. Infatti – contrariamente a quanto riportato da organi di informazione e sostenuto da Federconsumatori e Adusbef – l’articolo 12 del ddl cosiddetto di ‘Delegazione europea’ (approvato dal Consiglio dei ministri di giovedì 10 settembre e trasmesso alla Conferenza Unificata per il previsto parere), alla lettera ‘q’ del comma 1 prevede in maniera inequivoca che ‘il diritto del consumatore all’estinzione anticipata sia esercitabile senza applicazione di commissioni, indennità od oneri’.»
=> Scopri il portale informativo sulle assicurazioni