La condizione di reperibilità nei giorni festivi, prevista alcuni contratti di lavoro, rappresenta certamente un impedimento al pieno godimento del riposo settimanale da parte del lavoratore, tuttavia non è possibile affermare a priori che a subire danni sia la salute stessa.
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La Corte di Cassazione (sentenza 20191/15) ha recentemente affrontato il caso di un dipendente con obbligo di reperibilità nei festivi, il quale chiedeva un risarcimento per danni alla salute dovuti proprio al “superlavoro” imposto dal datore di lavoro.
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Secondo i giudici, tuttavia, spetta al dipendente produrre prove e testimonianze che accertino il danno subito, poiché la reperibilità di per sé non compromette lo stato di salute: può capitare, infatti, che il lavoratore si chiamato a svolgere un prestazione lavorativa, ma sono previsti sempre contributi aggiuntivi concessi in busta paga ed eventualmente giorni di riposo in più.
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