Stakanovisti, workaholics o semplicemente costretti a fare gli straordinari per tenersi stretto un impiego o stimolati da un guadagno extra: qualsiasi sia il motivo che spinge a lavorare più di 8 ore al giorno, possono esserci serie conseguenze per la salute. Un nuovo studio, infatti, mette in relazione i ritmi lavorativi frenetici con il rischio di ictus e infarto, in entrambi i casi potenziato fino all’80%.
A risentire delle eccessive ore di lavoro è quindi il cuore, reso più debole e maggiormente soggetto alle malattie cardiovascolari proprio a causa dello stress al quale si è sottoposti. Una ricerca condotta da un team di studiosi finlandesi del Finnish Institute of Occupational Health parla chiaro, mettendo in guardia sui drastici effetti che il troppo lavoro può avere dal punto di vista cardiaco, soprattutto se a questo si unisce la pressione alta e un regime alimentare poco regolare.
Il nocciolo della questione, anche in questo caso, è però lo stress da lavoro: il legame tra un orario lavorativo prolungato e il rischio di infarto si basa prevalentemente sullo stress causato proprio dagli eccessivi impegni professionali, responsabili di far lievitare oltre il livello di guardia l’ormone dello stress, il cortisolo.
Se allo stress si aggiunge poi una dieta scorretta e una scarsa attività fisica, le probabilità di mettere a repentaglio la salute del cuore aumentano ulteriormente. L’allarme lanciato dallo studio finlandese deriva dalla puntuale analisi delle numerose ricerche condotte nell’arco di 50 anni e finalizzate a scoprire le conseguenze delle troppe ore di lavoro giornaliero, indagini internazionali che hanno monitorato lo stato di salute di oltre 22 mila soggetti. L’esito di questo compendio rappresenta un monito per tutti i lavoratori che probabilmente non conoscono il significato delle parole tempo libero e relax, ma il dato interessante è anche un altro: il rischio di infarto aumenta in modo proporzionale al numero delle ore di lavoro extra, quindi stare chini sulla scrivania per 11 ore filate, ad esempio, incrementa le possibilità di avere un attacco di cuore del 67%.