Assumere la persona giusta per occupare una determinata posizione in azienda è un compito che richiede grandi doti intuitive, capacità di leggere tra le righe di un curriculum e di valutare attentamente se le skills del candidato sono in linea con il ruolo che occuperebbe in azienda.
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Anche il recruiting si basa infatti su strategie definite a priori, e senza dubbio ciascun responsabile basa il colloquio di lavoro su una metodologia precisa ed efficace per far emergere pregi e difetti della potenziale nuova risorsa.
Ecco alcune “tappe” fondamentali nel corso del colloquio per garantire la scelta giusta.
1. Focalizzarsi sul “potenziale” del candidato, la cui personalità emergere in fase di colloquio e deve colpire positivamente il recruiter. Questo è un requisito essenziale, qualsiasi competenza necessaria può, invece, essere acquisita anche in futuro.
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2. Farsi “intervistare” dal candidato, offrendogli la possibilità di fare domande riguardo l’azienda, l’ambiente di lavoro e il ruolo che andrebbe a ricoprire.
3. Valutare la personalità del candidato sulla base del lavoro che dovrebbe svolgere, evitando di classificarla a priori senza considerare i possibili vantaggi anche delle sfaccettature più sottili.
4. Fare le domande giuste per indagare sulle motivazioni che hanno determinato la fine del rapporto di lavoro precedente, verificando se il candidato tende a evitare ogni responsabilità riversando la colpa sugli altri.
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5. Pensare anche agli altri dipendenti, valutando eventuali difficoltà relazionali del candidato, o comportamenti potenzialmente aggressivi: la nuova risorsa si integrerebbe bene con i colleghi? L’ambiente di lavoro ne risentirebbe?