Cambiano le strategie usate per la selezione del personale, grazie anche alle tecnologie digitali e alla possibilità di recuperare una vasta quantità di informazioni sulle nuove risorse anche in Rete e attraverso i social network.
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Anche in fase di colloquio di lavoro, che segna il contatto diretto con i candidati, i responsabili delle risorse umane seguono spesso strategie originali per decretare l’assunzione, soprattutto in presenza di più profili ugualmente qualificati.
Secondo un sondaggio condotto da CareerBuilder, ad esempio, quasi il 30% dei manager HR è portato ad assumere il candidato che mostra di avere maggiore senso dell’umorismo, dando la priorità a questo lato della personalità ritenuto spesso indice di intraprendenza ed entusiasmo, due qualità sempre più apprezzate.
Nel processo di selezione, inoltre, il percorso formativo del candidato sembra passare in secondo piano rispetto ad altre caratteristiche, legate soprattutto al comportamento e all’etica professionale del potenziale nuovo dipendente.
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Secondo una ricerca promossa dal portale GlobalGrad, infatti, i manager ritengono la capacità del candidato di assumersi la sua responsabilità sia per i successi sia per gli insuccessi è nettamente più importante dell’ateneo frequentato e della votazione conseguita al termine del percorso di studi.