Quali sono le parole chiave che non devono mancare nel curriculum vitae di un candidato? Quali i requisiti minimi necessari per decidere se cestinarlo o proseguire con un colloquio faccia a faccia? Un’operazione breve e immediata che dovrebbe “rubare” al responsabile della selezione del personale solo 30 secondi.
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Secondo Daniele Barbone, imprenditore a capo della BP Sec, attiva nel settore delle consulenze e dei servizi formativi, la valutazione di un curriculum dovrebbe basarsi sull’individuazione di pochi ma essenziali tratti distintivi in grado di rivelare, a colpo d’occhio, le potenzialità del candidato.
Una strategia di recruiting che, infatti, porta a salvare solo una esigua percentuale di curricula ricevuti dalle aziende, che passano il vaglio dei selezionatori solo nel 2 o 3% dei casi.
Nel suo decalogo di consigli stilato per supportare i giovani candidati nella scrittura del curriculum, inoltre, Barbone offre una serie di indicazioni utili anche per chi ha la responsabilità di scovare le risorse migliori evitando errori spesso costosi per le aziende. Ecco alcune delle caratteristiche che un curriculum deve possedere per evitare di essere cestinato:
1. Meticolosità, sia nell’editing sia nelle informazioni.
2. Personalizzazione dei contenuti tenendo conto delle caratteristiche dell’azienda.
3. Sobrietà nel lessico utilizzato, poca ricercato e artificioso.
4. Precisione e attinenza delle informazioni contenute, che devono essere inerenti all’attività lavorativa.
5. Cura dei dettagli, anche per quanto riguarda la scelta della foto (non sgranata e di buona risoluzione).
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Se il modello europeo rappresenta ancora il formato privilegiato, una particolare attenzione dovrebbe essere posta nella lettura della sezione dedicata agli hobby: diffidare dai candidati che sovraccaricano questa sezione, soprattutto segnalando informazioni non attinenti.