I ritmi incalzanti e le responsabilità creano un disagio emotivo sul posto di lavoro per nove persone su dieci. Dati allarmanti che fanno capire come il lavoro svolto in maniera sbagliata possa influire negativamente sulla vita privata.
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Secondo i dati riportati dall’Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna sono le donne a subire maggiormente i danni, è stato calcolato che arrivano a doppiare il numero degli uomini stressati dal lavoro. Uno dei primi fenomeni è l’ansia, che colpisce il 45% delle persone, seguita da irritabilità, per il 41% e l’insonnia, per il 39%.
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I consigli in questo campo fioccano, ma non sono mai abbastanza. Si va dal suggerimento di prendersela comoda, allungando al pausa pranzo e nutrendosi in maniera completa e varia, al canonico consiglio di dormire otto ore per notte. Ma anche qualche piccolo trucco può aiutare, come arredare l’ufficio con le piante, che, secondo alcuni studi, inducono al rilassamento.
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Bisognerebbe evitare il contatto con le persone affette da stress e ansia, che facilmente si trasmette anche a chi tenderebbe ad essere più rilassato e fare frequenti pause dalla postazione di lavoro, magari approfittandone per fare qualche passo. La personalità del dirigente conta molto in questo caso, infatti laddove il capo è rilassato si crea un ambiente di lavoro migliore, senza pressioni e quindi più produttivo.