Produttività in calo? È colpa del superlavoro

di Teresa Barone

18 Dicembre 2014 09:00

Troppi impegni sul lavoro riducono efficienza e produttività: uno studio recente spiega come evitarlo.

Qual è il principale ostacolo alla produttività? Un’indagine promossa da CornestoneOnDemand condotta in collaborazione con Kelton, ha cercato di rispondere a questa domanda intervistando un campione di lavoratori statunitensi a tempo pieno tra agosto e settembre 2014.

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Stando alle dichiarazioni dei dipendenti, è sempre un carico notevole di lavoro a causare un calo nel rendimento e nella produttività, tanto che per il 52% degli interpellati ha affermato che gli impegni lavorativi sono notevolmente negli ultimi 12 mesi.

Una situazione resa ancora più complicata dall’incremento delle tecnologie utilizzate dentro e fuori dall’ufficio, che sebbene aiutino a rimanere sempre connessi limitano il tempo libero e non consentono di staccare la spina, come ha affermato il 26% degli intervistati. La ricerca, tuttavia, indica anche la strada giusta per evitare il calo della produttività, facendo affidamento sulla concessione di maggiore flessibilità, come afferma Adam Miller, fondatore e CEO di Cornerstone OnDemand:

«Viviamo in un mondo dove la presenza fisica sta diventando un optional, il confine tra lavoro e vita privata diventa sempre più sottile e gli orari di lavoro flessibili sono visti dai dipendenti come un diritto, non come gentile concessione del datore di lavoro. Le aziende che permettono ai loro collaboratori di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, attraverso politiche, risorse e cultura del lavoro innovative, sono nella posizione ideale per attrarre e trattenere i talenti. Fortunatamente, il cloud e la tecnologia mobile stanno rendendo più facile intrecciare spazi di lavoro fisici e virtuali in modi che incoraggiano la collaborazione e la connettività.»

È fondamentale, inoltre, che i datori di lavoro siano a conoscenza delle difficoltà palesate dalla propria forza lavoro, unico presupposto per poter offrire supporto ai dipendenti evitando cali di rendimento e improduttività.

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La stessa ricerca, infine, offre interessanti spunti di riflessione per migliorare la produttività: una strategia possibile è rappresentata dall’utilizzo dei dispositivi tecnologici indossabili, riconosciuti come vantaggiosi dal 71% degli intervistati.