L’immagine dei giovani dipendenti tracciata dai datori di lavoro non corrisponde sempre alla realtà. Spesso, infatti, i “millennials” vengono descritti come arrivisti e privi dei valori solidi necessari per fare gruppo e sviluppare senso di appartenenza alla stessa azienda.
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Una recente ricerca condotta dalla Bentley University sembra sfatare non pochi miti e contrastare alcuni stereotipi diffusi: intervistando oltre mille giovani lavoratori, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, gli studiosi hanno messo nero su bianco le reali aspettative e virtù dei giovani talenti.
Stando agli esiti della ricerca, ad esempio, i millennials utilizzano molto la tecnologia ma la comune credenza secondo cui preferiscono comunicare via sms, chat e simili, non corrisponde al vero. Oltre la metà dei giovani intervistati ha infatti ammesso di voler parare faccia a faccia con i colleghi, quando è possibile.
I lavoratori appartenenti alle generazioni più giovani, inoltre, sono fermamente convinti che lavoreranno per la stessa società molto a lungo, mostrando lealtà e dedizione nei confronti del loro datore di lavoro.
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Non sembra corrispondere al vero, infine, l’immagine dei millennials che vuole tutto e subito, pretendendo di scalare la vetta senza passare le inevitabili, e necessarie, tappe intermedie. La maggior parte dei giovani intervistati, infatti, ha ambizioni notevoli, come il desiderio di avviare un’attività in proprio.