Il processo di selezione che porta i responsabili delle risorse umane a riconoscere il candidato ideale che corrisponde pienamente alle esigenze aziendali, è un percorso disseminato di ostacoli non solo per chi aspira a un determinato impiego ma anche per chi ha il compito di prendere la decisione giusta.
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Spesso i recruiters dimenticano che si tratta di una strada a doppio senso, infatti non solo i candidati devono proporsi al meglio sfoderando tutte le loro carte vincenti, ma anche chi seleziona deve saper vendere e promuovere l’azienda per attirare i talenti migliori.
Un’interessante infografica pubblicata da Resoomay mette nero su bianco quali sono i primi dieci errori compiuti dai selezionatori, la top ten delle trappole più comuni che caratterizzano la ricerca delle risorse migliori:
1. Sopravvalutare il Curriculum Vitae, spesso sovrabbondante di informazioni poco veritiere comunque da verificare.
2. Porre domande poco approfondite in fase di colloquio, omettendo i quesiti maggiormente rivelatori.
3. Non avere ben chiare le caratteristiche del profilo ricercato, dando il via a una selezione lunga e improduttiva.
4. Basarsi esclusivamente sul colloquio di lavoro, che da solo non aiuta più di tanto a scegliere la risorsa più adatta per ricoprire un determinato ruolo.
5. Omettere di richiedere e valutare le referenze.
6. Puntare sui candidati che sembrano esageratamente qualificati, senza tenere conto che raramente esiste una corrispondenza esatta tra una risorsa e il lavoro proposto.
7. Non gestire al meglio la comunicazione con i vertici aziendali, anche in fase di selezione.
8. Farsi prendere dalla fretta e dall’urgenza di trovare, subito, una nuova risorsa da inserire nell’organico.
9. Non offrire ai candidati una descrizione dettagliata e accurata di lavoro.
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10. Come detto sopra, spesso non si riesce a valorizzare l’azienda al meglio lasciandosi sfuggire i talenti più qualificati.