È chiaro, non sfugge a questa “rivoluzione” neanche il mercato del lavoro, soprattutto per chi lo ha perso negli ultimi due anni e pensa magari di rientrare nello stesso settore perché è l’unica cosa che si è in grado di fare.
Il manager o il “team leader”, difficilmente è disposto e propenso a trovare un’occupazione in altri ambiti se lo ha fatto per 10/15 anni.
Una ricerca, analizzata dal prestigioso Wall Street Journal, mette in evidenza come nel momento in cui la crisi sarà definitivamente finita ci saranno delle professioni che scompariranno letteralmente dalla scena, soprattutto nel settore del credito, dalle banche alle assicurazioni, passando per le società finanziarie, e il comparto immobiliare.
Ma per delle professioni destinate a scomparire, ce ne saranno altre pronte a comparire. Lo rivela un’altra ricerca, effettuata nel Regno Unito: da qui a 20 anni nasceranno nuove professioni che al momento hanno dell’incredibile, come trovare agricoltori che esercitano l’attività sulle terrazze dei grattacieli o nuove forze dell’ordine, specializzate nelle verifiche sulle azioni di contrasto ai mutamenti climatici.
E prima di inviare il curriculum per candidarsi a queste posizioni lavorative, dovremo prepararci, ancor di più rispetto al passato per migliorare la nostra specializzazione, ma anche a mantenere un adeguato grado di formazione, a sperimentare nuove professioni ed a cambiare lavoro anche più volte nello stesso anno.
Parliamo del futuro, quindi è ancora presto per inviare, ma in ogni caso è bene iniziare a prepararsi mentalmente ai nuovi lavori che nel medio e lungo termine si affacceranno inesorabilmente alla ribalta.