Non solo capo, non solo mentore, non solo dirigente. Essere un leader globale racchiude sette qualità fondamentali, doti necessarie per guidare un’azienda tirando fuori il meglio dai dipendenti.
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È un sondaggio condotto da Page Executive monitorando le opinioni di 40 leader tra Asia, Australia, Europa, Stati Uniti e America Latina a svelare i segreti della leadership globale: «Oggi essere leader non può più significare semplicemente dare ordini ai propri sottoposti. Il vero talento di un leader è quello di saper gestire al meglio le sinergie del team, valorizzando il singolo componente per ottenere un risultato finale più che soddisfacente. Anche le doti personali del leader devono conformarsi alla contemporaneità, che è fatta di mobilità geografica ed elasticità mentale, di innovazione digitale, ma soprattutto di empatia tra individui, elemento quest’ultimo che proprio a livello di leadership non va dimenticato.»
Maximilian Redolfi, director di Page Executive, traccia l’identikit del leader globale caratterizzato da sette abilità: visione, talento, agilità, emozione ed empatia, performance trasversale, presenza digitale, interazione.
Se la presenza digitale presuppone la capacità di comunicare anche nella sfera virtuale partendo dal presupposto che anche l’azienda ha una funzione sociale, l’interazione consiste nell’abilità di coinvolgere il proprio gruppo di lavoro sia nella fase strettamente legata al processo decisionale, sia nella distribuzione degli incarichi.
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Non deve mancare una buona dose di empatia, una qualità che consente di trasmettere il proprio potenziale ottenendo la fiducia e il rispetto dei collaboratori, contribuendo alla valorizzazione delle risorse dell’azienda individuando indole e aspettative dei singoli dipendenti, in grado così di garantire performance sempre al top.