Longevi ma poco soddisfatti del proprio lavoro e con un livello di benessere inferiore alla media europea: questo il ritratto degli italiani tracciato dall’Ocse nel suo report “How’s life 2013” sulla qualità della vita, dove la penisola occupa la ventinovesima posizione su trentaquattro.
=> Scopri la classifica Ocse dei paesi dove si lavora di più
A guidare la classifica è il Cile, seguito da Norvegia, Islanda e Svezia, mentre l’Italia con i suoi 5,8 punti su 10 si trova in fondo alla graduatoria vicino a Grecia, Spagna, Messico, Portogallo e Turchia.
In materia di lavoro e benessere, inoltre, il belpaese presenta cifre poco rassicuranti sia per quanto riguarda il tasso di occupazione sia come qualità della vita, considerando che il reddito disponibile ha subito un calo tra il 2011 e il 2013 pari al 7%, una percentuale tra le peggiori illustrate all’interno del rapporto.
=> Leggi i dati Ocse sulle aziende che creano lavoro
È la carenza di posti di lavoro e di opportunità di carriera a far precipitare il livello di soddisfazione complessiva di vita, basti pensare che dal 2007 al 2012 la percentuale di italiani che si è dichiarata soddisfatta è passata dal 58% al 42%, mentre solo il 28% sembra nutrire ancora fiducia nelle istituzioni e nel Governo.