Il boss ideale? Affidabile e carismatico

di Teresa Barone

12 Novembre 2013 09:00

Un sondaggio InfoJobs traccia il ritratto del boss ideale mettendone in evidenza pregi e difetti secondo i lavoratori italiani.

Oltre la metà degli italiani non sembra essere soddisfatta del proprio capo, poco comunicativo e poco deciso. Lo rivela un recente sondaggio condotto da InfoJobs.it mettendo a confronto l’identikit del boss ideale tracciato dagli intervistati con il profilo del capoufficio reale osservato con gli occhi dei lavoratori.

=> Scopri l’identikit del leader carismatico

Se il 58,7% degli intervistati vorrebbe un boss più incline alla comunicazione, il 28,5% suggerirebbe al proprio capo di evitare continui e repentini cambi di idea anche su questioni importanti. Un buon 53,4% preferirebbe un capoufficio maggiormente competente, mentre  il 27,9% degli interpellati si accontenterebbe di un superiore esigente ma capace di valorizzare e premiare le risorse presenti in azienda.

=> Scopri le doti che un capo eccellente deve possedere

Tracciando il ritratto de boss ideale secondo quanto affermato dai lavoratori coinvolti nel sondaggio, inoltre, le caratteristiche fondamentali per un boss sono: carisma, affidabilità, empatia, autorevolezza. Se il capo rappresenta un punto di riferimento al quale potersi rivolgere, per il 29% degli intervistati, per il 46,8% dei dipendenti questa figura di riferimento sul lavoro è anche una notevole fonte di problemi e tensioni dovute soprattutto a una non equilibrata ripartizione degli incarichi e del carico di lavoro. È Anna Maria Mazzini, marketing manager di InfoJobs.it, a chiarire le dinamiche di questo rapporto conflittuale:

=> Scopri come riconoscere il vero leader dalla voce

«Il delicato rapporto tra capo e dipendenti è da sempre protagonista della vita lavorativa, e non solo, di tutti noi. I risultati del sondaggio sembrano però mitigare questa classica rivalità: il campione intervistato offre infatti l’immagine di una realtà che non attacca ‘il capo’ per partito preso, anzi. Le critiche mosse dai lavoratori sono obiettive e misurate e il quadro totale fornisce uno spaccato abbastanza positivo dal quale tutti, dirigenti e dipendenti, possono prendere spunto per migliorare le proprie prestazioni e vivere serenamente in ufficio.»