Novità in vista per quanto riguarda gli stipendi dei promotori finanziari. Bankitalia sta infatti discutendo su un possibile tetto da applicare alle retribuzioni dei manager con contratto di lavoro autonomo.
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La discussione si è incentrata sulla necessità di distinguere sempre una parte fissa, anche in presenza di stipendi interamente variabili. Secondo le parole di Bankitalia la componenete fissa «va determinata ex ante, secondo criteri oggettivi che devono tenere conto di indicatori di rischiosità operativa (al fine di promuovere la correttezza dei comportamenti), dei rischi legali e reputazionali che possono ricadere sulla banca e devono inoltre favorire la conformità alle norme e la tutela e fidelizzazione della clientela» inoltre «deve tener conto delle condizioni patrimoniali e di liquidità della banca e del gruppo a cui questa eventualmente appartiene» e «devono essere previste condizioni di accesso alla remunerazione non ricorrente che ne impediscono il pagamento in tutto o in parte».
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Nell’occhio del mirino sono soprattutto promotori finanziari – che detengono un portafoglio particolarmente significativo e possono quindi generare rischi rilevanti per l’intermediario – , private bankers e agenti in attività finanziaria a cui le banche dovrebbero guardare con attenzione.