Per far aumentare il Pil e ridurre gli effetti negativi della crisi è necessario investire in occupazione di qualità. Una teoria ribadita dall’Ilo alla luce dei dati diffusi recentemente e relativi alla crescita del Prodotto Interno Lordo in vari paesi del mondo.
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Secondo quanto annunciato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro, infatti, gli Stati che hanno favorito investimenti in occupazione di qualità già a partire dai primi anni del 2000 hanno potuto garantire una sensibile crescita del Pil, aumentato dell’1% in più rispetto ai valori mostrati da altre economie.
Investendo in occupazione di qualità si favorisce la riduzione delle disuguaglianze di reddito, migliorando la qualità della vita e potenziando i consumi. A chiarire i vantaggi di questa tipologia di investimenti è Guy Ryder, direttore generale dell’Ilo:
«Lo sviluppo non è solo il risultato di fattori come l’export, il libero scambio e gli investimenti diretti stranieri. La protezione sociale, il rispetto delle norme fondamentali del lavoro e politiche che promuovono l’occupazione formale sono fattori decisivi per creare un’occupazione di qualità che migliori il livello di vita, incrementi il consumo interno e dia un impulso alla crescita globale. Le opportunità di lavoro dignitoso per le donne e gli uomini aiutano lo sviluppo e riducono la povertà.»
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