Come sarà l’ufficio del futuro? Esisterà ancora il classico orario dalle 9 alle 5?
L’edizione 2014 del Connected World Technology Report (CCWTR) promosso da Cisco ci informa sui principali cambiamenti che potrebbero verificarsi nel mondo del lavoro da qui a cinque anni, periodo di tempo che vedrà le aziende cercare di adeguarsi alla richiesta di flessibilità da parte dei dipendenti e ai cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie.
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Se le innovazioni informatiche renderanno i dipendenti totalmente supertasker e perennemente connessi attraverso i device mobile, la giornata lavorativa non sarà più vincolata a orari prestabiliti ma consentirà di operare in autonomia, spesso da remoto, e di essere sempre reperibili.
Secondo la ricerca, inoltre, più di un quarto dei lavoratori ritiene che nel 2020 l’organizzazione aziendale sarà maggiormente distribuita sia localmente sia a livello globale, rendendo i manager liberi di spostarsi e non più tenuti a supervisionare i collaboratori personalmente ogni giorno della settimana.
Una modalità di lavoro flessibile che cambierà la durata della pausa pranzo, priva di restrizioni temporali ed estensibile fino a 3 ore consecutive proprio grazie all’aumento della flessibilità e del’autonomia che manderanno in pensione la giornata lavorativa standard dei colletti bianchi.
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La flessibilità, relativa sia alla possibilità di gestire autonomamente i propri orari di lavoro sia all’opportunità di lavorare da casa, ha un notevole potenziale attrattivo nel recruiting, come affermano i due terzi dei lavoratori interpellati: il 56% ha inoltre dichiarato che il reparto HR aziendale ha già provveduto a introdurre cambiamenti in questo senso.