Chi lavora da casa è più produttivo?

di Teresa Barone

16 Dicembre 2014 11:00

Cresce l?apprezzamento verso i lavoratori che operano da casa, anche da parte dei colleghi in sede.

Sono in molti a sostenere che i dipendenti che lavorano da casa siano meno produttivi dei colleghi attivi in sede, una falsa credenza stando a quanto rivela una recente ricerca promossa da Intel e Dell.

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Più della metà dei 4764  lavoratori intervistati a livello mondiale, infatti, affermano di  considerare i dipendenti attivi da remoto come maggiormente efficienti rispetto a coloro che si recano in ufficio ogni giorno, mentre un buon 36% ritiene che la produttività sia perfino superiore in caso di telelavoro.

Complici le nuove tecnologie e le sofisticate attrezzature informatiche messe a disposizione dei lavoratori, il telelavoro non solo sempre più diffuso ma sembra anche soddisfare in pieno le aziende che lo sperimentano.

Mettendo sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi, i dipendenti che lavorano da remoto ammettono di guadagnare più ore di sonno e di limitare lo stress (anche grazie alla riduzione degli spostamenti in auto). Allo stesso tempo, il telelavoro è spesso soggetto a distrazioni e – stando a quanto ha affermato il 20% degli intervistati – limita le opportunità di crescita professionale.

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La ricerca, infine, mostra come la presenza in ufficio non rappresenti più l’unica opportunità per relazionarsi e comunicare, tanto che anche chi lavora in sede preferisce scambiarsi messaggi o interagire via email piuttosto che parlarsi faccia a faccia.