Il manager amico dei dipendenti rappresenta l’immagine del boss ideale, ma evitare di tracciare una linea di separazione tra il ruolo di leader e quello di “collega” rischia di compromettere la stessa capacità dirigenziale.
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Per essere un buon manager, è necessario definire nettamente i confini tra il ruolo di comando che si svolge e il proprio team di lavoro, che merita rispetto e può essere gestito in modo aperto e amichevole mantenendo sempre una certa distanza professionale.
Un leader capace ha sempre una notevole capacità di ascolto e consente ai collaboratori di manifestare dubbi e problemi: se è preferibile evitare di farsi coinvolgere personalmente nelle vicende private dei dipendenti, è comunque doveroso e utile proporre soluzioni o chiedere se sono già state attivate “contromisure”.
Per assicurarsi il rispetto dei dipendenti è necessario essere chiari sulla natura del rapporto professionale, sui ruoli, le aspettative e gli obiettivi da raggiungere. Ciò non toglie che, saltuariamente, si possa varcare il confine per socializzare con i membri del proprio staff e contribuire a creare un clima amichevole e disteso.
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L’importante è evitare favoritismi e celare eventuali preferenze, un errore che avrebbe come conseguenza anche la perdita di lealtà e fiducia da parte di tutti gli altri dipendenti.