Giovani talenti pronti a espatriare

di Teresa Barone

22 Dicembre 2014 10:30

Il ritratto dei giovani italiani convinti di dover varcare i confini per trovare più opportunità professionali, lasciando le aziende senza talenti.

Le aziende nazionali lamentano una crescente carenza di talenti qualificati, ma ad aumentare è anche il numero dei giovani che guardando al futuro vede poche opportunità di lavoro e carriera in Italia. La scelta di recarsi all’estero per trovare migliori occasioni professionali è quindi comune alla maggior parte dei giovani, stando a quanto si apprende leggendo i dati del Rapporto Giovani 2014 stilato dall’Istituto Giuseppe Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica e realizzato con Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.

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Il report “La condizione giovanile in Italia” mostra scoraggiamento e sfiducia, generata dal perdurare della crisi e dalle inadempienze delle classi politiche passate. Secondo i giovani, a causare disoccupazione è l’offerta limitata del mercato del lavoro, così come le regole eccessivamente rigide e meritocratiche su cui si basano le strategie di recruiting e assunzione.

Poco più del 17% degli intervistati, tuttavia, ammette che la carenza di esperienza e formazione, come anche l’incapacità di adattarsi a ogni tipo di lavoro, influenzano negativamente la ricerca di occupazione. La necessità di creare un legame stretto tra formazione e apprendistato è stato sottolineato anche dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, commentando il primo incontro congiunto a livello dell’Unione Europea tra i Ministri del lavoro e quelli dell’istruzione del trio di presidenze UE:

«Siamo convinti del legame sempre più stretto tra educazione, formazione professionale e apprendistato. Tutte queste dimensioni sono la base per risolvere il problema più drammatico dell’Europa di oggi, ovvero la disoccupazione giovanile».

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