Cambiare lavoro è la scelta giusta?

di Teresa Barone

16 Gennaio 2015 11:00

Cinque segnali da cogliere per capire se è arrivato il momento di cambiare lavoro, evitando scelte azzardate e pentimenti futuri.

Lasciare il lavoro e cercare nuove opportunità professionali rappresenta una scelta coraggiosa e un passo tutt’altro che facile da compiere, soprattutto quando da parte del datore di lavoro non c’è alcuna intenzione di interrompere il rapporto lavorativo.

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Come capire se è davvero arrivato il momento di cambiare? Esistono segnali precisi da cogliere, messi nero su bianco da Hays per fornire spunti utili sia ai dipendenti tormentati da dubbi sia ai manager che non vogliono farsi scappare le risorse migliori. Come sottolinea Carlos Manuel Soave, Managing Director Hays Italia:

«Quando motivazione ed entusiasmo iniziano a scarseggiare, continuare a lavorare nello stesso ufficio può essere deleterio ed influire negativamente non solo sulla performance lavorativa ma anche sul benessere psicofisico del professionista. Il cambiamento e la novità, a volte, sono funzionali e indispensabili per la realizzazione e la soddisfazione personale. Certo, intraprendere una nuova avventura lavorativa non è mai una decisione da prendere in maniera avventata, ma quando iniziano a manifestarsi certi segnali, forse è davvero arrivata l’ora di cercare un nuovo impiego.»

Sono cinque, in particolare, i campanelli d’allarme sui quali dovrebbe ricadere l’attenzione:

1. Le giornate lavorative sembrano non finire mai: se anche l’arrivo inatteso di una gratifica non aiuta a sentirsi meglio, allora forse è proprio arrivato il momento di guardarsi intorno.

2. Insoddisfazione perenne: una condizione di questo tipo rischia di compromettere non solo il proprio benessere ma anche l’impegno e il rendimento lavorativo.

3. Carriera senza via d’uscita: se all’interno dell’attuale ambiente di lavoro non  si intravedono possibilità di crescita, un nuovo incarico potrebbe invece rappresentare la scelta professionale più corretta.

4. Umore nero anche fuori dall’ufficio: quando i problemi di lavoro tolgono la serenità anche nella vita privata, la ricerca di nuovi sbocchi è certamente auspicabile. 

5. Stipendio fermo e inappropriato: anche una retribuzione ritenuta non adeguata alle proprie competenze e prestazioni può rappresentare un valido motivo per cambiare lavoro, sebbene valga sempre la pena tentare di negoziare un aumento prima di intraprendere una nuova esperienza.

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