Prendendo come riferimento i requisiti in vigore prima della legge Fornero di riforma del personale e ai pensionamenti anticipati, nella Regione Sicilia sarebbero possibili 416 prepensionamenti di dirigenti e 2053 di impiegati del comparto, con un risparmio tra il 2015 e il 2018 di 80 milioni di euro.
Questa quanto emerge dall’analisi effettuata da Cobas, Codir e Sadirs che sottolineano:
“La convenienza dell’Amministrazione regionale di accompagnare 2469 unità in pensione secondo i requisiti pre-Fornero risulta evidente laddove si consideri che con l’attuale sistema il numero dei dipendenti che potrebbero essere collocati in quiescenza sarebbe decisamente inferiore, cioè 799 circa contro 2469″.
L’ultima bozza della legge finanziaria prevede inoltre un taglio della pensione per 7500 regionali.
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Per riordinare e riorganizzare il personale, come potenziale strumento verrà utilizzato il decreto Madia 90/2014, che consentiva ai dipendenti pubblici di continuare a lavorare dopo il raggiungimento dei requisiti per la messa a riposo. Al centro delle discussioni anche la rimovibilità dei dirigenti pubblici e la loro parziale sostituzione con figure a tempo, esterne:
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