Le imprese per il progresso civile

di Chiara Basciano

25 Settembre 2015 11:00

Un convegno mostra la nuova strada delle imprese, verso un?economia più umana.

Una nuova visione delle cose, moderna ma collegata alla nostra storia, rimette l’impresa all’interno di un circolo virtuoso, in cui non è la parte finanziaria a fare da traino ma il cammini verso l’incivilimento. Un progresso declinato in maniera positiva.

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Di tutto questo si è parlato al convegno organizzato da INAZ, dal titolo “Valori d’impresa e incivilimento”. Marco Vitale, Economista d’impresa, Vittorio Coda, Professore ordinario di Strategia e Politica Aziendale e Mario Minoja, Professore associato confermato di Economia aziendale, introdotti da Linda Gilli, Cavaliere del Lavoro, ad e presidente di INAZ si sono confrontati sul tema, sottolineando l’importanza di un ruolo attivo dell’impresa.

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Vitale ha sottolineato lo scenario attuale «I processi di finanziarizzazione del mondo e di concentrazione della ricchezza, che sono nemici sia dell’impresa sia del processo di incivilimento hanno ripreso la guida con rinnovato vigore. Oggi –come scrive Colin Crouch– bisogna spiegare “non i motivi per cui il neoliberismo in crisi è destinato a morire, ma esattamente l’opposto: come mai esso stia riemergendo dal collasso finanziario, politicamente più forte che mai”».

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Il professor Coda invece suggerisce la direzione da prendere «un’assunzione vera di responsabilità da parte di tutti; dare centralità al bene comune; formare una diffusa coscienza civica; riaccendere l’imprenditorialità nei territori; diffondere buone pratiche di management e governance nelle istituzioni e nelle aziende tutte. Se i valori sono proclamati ma non sono praticati, è come se non esistessero».

Il professor Mario Minoja ha infine parlato di realtà che si stanno muovendo verso l’incivilimento, mettendo da parte il lato finanziario come unico credo e dimostrando che le cose possono davvero cambiare.