Dare rilevanza alle giovani imprese che intendono sviluppare idee con un forte impatto positivo sull’ambiente. Questo è l’obiettivo di Global Social Venture Competition, concorso ideato dalla HAAS School of Business di Berkeley e portato in Italia da Altis – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal 2008.
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Per partecipare bisogna avere un progetto che prospetti sia la sostenibilità finanziaria (e possibilmente il profitto) che la generazione di benefici sociali e/o ambientali rilevanti e misurabili. Ma l’evento non si esaurisce con l’assegnazione del premio, infatti punta a favorire la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali che coinvolgano attivamente giovani altamente motivati, per questo propone un piano di formazione rivolto ai finalisti, la presenza di un coach per la stesura del Business Plan e un accesso ad un network di relazioni che coinvolge attivamente
mondo universitario, imprenditoriale e società di venture capital, dalla cui interazione potranno nascere numerose opportunità di sviluppo per le migliori idee.
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Tra i premiati – migliore idea nell’area “Green e Circular Economy”, offerto dal gruppo Italeaf di Terni e migliore idea nell’area “Bioeconomy”, offerto dal Parco Tecnologico Padano di Lodi – spicca HTC Bio Innovation startup universitaria in fase di realizzazione nata da un’idea di Daniele Basso, dottorando presso l’Università degli Studi di Trento, grazie alla quale è possibile trasformare i residui vegetali in Greenpeat, utilizzabile sia per scopi energetici che come materiale ecologico e pulito per il miglioramento delle prestazioni dei terreni agricoli.