Figura fondamentale per monitorare i consumi e i costi energetici nelle aziende e negli enti, l’Energy manager rappresenta una risorsa per le imprese e la PA: nel 2015 le nomine di EM hanno subito un incremento del 2,2%, con 1507 incarichi obbligatori e 725 volontari.
=> Energy manager indispensabile in azienda
Sono dati diffusi dal “Rapporto 2016 sugli Energy manager” realizzato da FIRE (Federazione Italiana per l’uso razionale dell’energia), presentato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dal quale si apprende come a mostrare ancora un interesse insufficiente sia la Pubblica Amministrazione.
«Le nomine pervenute alla FIRE entro il 30 aprile 2015 sono state 2.582. Di queste 1.507 sono relative ad Energy manager primari nominati da soggetti obbligati, 350 da energy manager locali e 725 da soggetti non obbligati. I soggetti la cui nomina è pervenuta oltre tale scadenza e che dunque non verranno considerati nello studio sono 99.»
Stando al Rapporto, su circa 330 aziende certificate ISO 50001 ammontano a 115 quelle che hanno provveduto alla nomina di un Energy manager. Su 1963 EM nominati, inoltre sono 171 ad aver conseguito la certificazione EGE.
Da un’indagine promossa da FIRE è emerso come gli Energy manager provengano da ambiti professionali differenti, dalla contabilità alla dirigenza e agli uffici tecnici, pertanto si tratta spesso di profili caratterizzati da ruoli precisi ai quali viene affidato l’incarico di EM.