La competizione che fa bene

di Chiara Basciano

8 Febbraio 2017 13:00

Guardare ai competitor per imparare da loro e per evitare un sorpasso.

Mettersi in relazione con i propri competitor significa mettere in discussione il proprio modo di lavorare e trovare nuovi stimoli. Per questo è bene guardare con occhio critico a quello che si sta facendo e analizzare le aziende che operano nel nostro stesso settore.

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Il segreto è sviluppare una competizione sana, in cui non siano presenti invidie ma in cui si sia capaci di trarre il meglio dal confronto. È come giocare una partita a poker tra amici, che è molto più divertente e stimolante che farlo con un nemico.

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Tramite il confronto con i competitor è possibile avere uno sguardo più largo, individuando le sacche non ancora esplorate e riuscendo a capire come muoversi per aggiungere qualcosa di nuovo a quello che si sta già offrendo. Essenzialmente bisogna imparare dagli altri, ricordandosi che anche gli altri impareranno da noi, per questo bisogna guardare sempre alle compagnie più piccole, i rischi maggiori provengono proprio da chi sta crescendo, potrebbero arrivare a superarci proprio prendendo spunto dalla nostra azienda.

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Lo sguardo quindi deve essere duplice, da una parte verso le aziende più grandi, per imparare, e da una parte verso le piccole per evitare il sorpasso che ci sotterri. Una competizione sana è l’unica strada possibile da percorrere per rimanere attivi nel mondo del mercato.

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