La reputazione del leader

di Teresa Barone

24 Febbraio 2017 16:00

Meno profitti e sviluppo aziendale se la reputazione personale del CEO non viene percepita come moralmente integra e trasparente.

Quanto influisce la reputazione personale del leader sul benessere e la solidità economica dell’azienda? L’integrità morale del top management svolge un ruolo primario, tanto che le eventuali dicerie che riguardano il capo non solo danneggino la sua immagine ma possano compromettere anche il profitto e l’andamento aziendale.

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Uno studio recente, di prossima pubblicazione nel Journal of Financial Economics, ha rilevato che la condotta “privata” degli amministratori delegati e degli altri dirigenti ha un peso notevole anche in azienda, tanto che indiscrezioni poco lusinghiere possono avere un impatto negativo facendo decrescere il valore aziendale anche di milioni di dollari.

Le presunte trasgressioni del CEO, ad esempio, rappresentano una perdita di valore per gli azionisti e limitano l’ampliamento della platea i clienti, compromettendo l’avvio di nuove partnership.

La ricerca ha focalizzato l’attenzione sull’impatto di alcune tipologie di “trasgressione”, sostenendo che la condotta disonesta ha il maggiore impatto negativo per la stabilità aziendale: secondo gli studiosi, infatti, gli azionisti e i potenziali partner che percepiscono l’Amministratore Delegato di un’azienda come ambiguo e poco trasparente, basandosi sulle informazioni che riguardano il suo privato, sono più propensi a considerarlo poco onesto anche dal punto di vista professionale.

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