Cida: focus sui dirigenti pubblici e privati

di Teresa Barone

3 Maggio 2017 14:00

La Cida mette a fuoco alcuni punti prioritari per lo sviluppo della dirigenza pubblica e privata.

Non solo una riforma della dirigenza pubblica che tenga conto realmente delle priorità dei manager ma anche un manifesto europeo e una proposta economica per promuovere lo sviluppo della nazione: nel corso dell’ultima assemblea nazionale della Cida sono stati sanciti quattro punti chiave e altrettante proposte per rilanciare le professionalità dei dirigenti pubblici e privati.

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Nel corso dell’assemblea è stato annunciato un ampliamento della rappresentanza con l’ingresso del Sumai-Assoprof, il Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana e professionalità.

«Con l’ingresso dei medici specialisti ed ambulatoriali del Sumai-Assoprof – ha affermato il presidente Cida, Giorgio Ambrogioni – viene rafforzato il nostro ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi delle categorie ad alta professionalità. I manager dell’industria privata e del terziario, i dirigenti della Pubblica amministrazione e della scuola, le nuove figure dirigenziali della sanità, non sono soltanto categorie caratterizzate da elevata professionalità ed altrettanto elevata responsabilità. Sono anche parte importante della classe dirigente del Paese e come tale non possono sottrarsi dal rendersi protagonisti dello sforzo comune per far uscire il Paese dalle secche dell’insufficiente sviluppo economico e della perdita di competitività che ci allontanano dal cuore dell’Europa»

La Cida propone una sorta di autoriforma della dirigenza pubblica che tenga conto di valori cardine come l’indipendenza dalla politica, la trasparenza, la formazione continua, i criteri meritocratici.

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