Il nuovo volto della leadership

di Chiara Basciano

6 Dicembre 2017 12:00

Formare un leader agile e capace di collaborare.

La trasformazione del mondo del lavoro comporta anche un’evoluzione nel modo di intendere il concetto di leadership. Essa va verso una direzione più aperta, che punti alla condivisione e ad una guida più morbida, capace di coinvolgere e non solo di guidare.

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Per questo la formazione dedicata ai manager e ai leader futuri deve tener conto delle mutate condizioni. Un programma formativo non deve sviluppare solo le capacità tecniche ma anche quelle relazionali. Per farlo il modo migliore è simulare il contesto lavorativo, per capire in che modo ci si comporterebbe in situazioni reali. Una volta entrati nel mondo del lavoro si troveranno a fronteggiare situazioni già incontrate virtualmente.

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L’approccio formativo deve essere sempre molto variegato, permettendo un ventaglio di possibilità infinito. I contesti lavorativi possono essere molto diversi tra loro, conoscerne le diverse possibilità permette di non trovarsi impreparati una volta entrati a farne parte. Un solo stile di leadership non sarà utile nel mondo reale e rischia di creare delle barriere in cui ci si sente sicuri.

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L’importante invece è oltrepassare sempre i limiti ed esplorare diversi contesti. La sicurezza non può far parte del mondo del manager, per questo deve avere un’agilità mentale che gli permetta di essere un leader in qualsiasi contesto e qualsiasi cosa accada.

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