Eni: 2600 nuove assunzioni entro il 2015

di Teresa Barone

29 Ottobre 2012 11:30

il CEO di Eni svela il piano di investimenti del 2015: 2 miliardi di euro per lo sviluppo dell?azienda all?estero e per promuovere nuove assunzioni.

Dare lavoro a otre 2600 persone nei prossimi 4 anni, offrendo una corsia preferenziale per i giovani laureati: questo il piano di Eni secondo quanto affermato dall’amministratore delegato Paolo Scaroni, che nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha illustrato le strategie dell’azienda che prevede di investire fino a 2 miliardi di euro.

Per Scaroni promuovere nuove assunzioni entro il 2015, delle quali un buon 60% andrà a beneficio delle nuove leve fresche di laurea, rappresenta la volontà di Eni, che stando alle dichiarazioni dell’AD è l’azienda italiana che più investe sul territorio nazionale. Se tra il 2001 e il 2008 sono stati investiti 2 miliardi di euro ogni anno, anche il piano industriale del 2015 si baserà sullo stanziamento di altrettante risorse, che daranno una spinta anche all’occupazione in Italia: “L’Eni ha assunto 4 mila persone nel periodo 2008-2011 e tra essi si contano 3 mila giovani laureati. Per i prossimi 4 anni punta a dare lavoro a altre 2.600 persone, mantenendo al 60% la quota dei giovani laureati“.

>> Leggi il piano di Eni per crescere in Africa

Da parte del top manager di Eni arrivano anche alcune considerazioni relative alla crescita dell’azienda a livello internazionale: è l’estero, infatti, a portare la maggior parte degli utili, mentre in Italia e in Europa i ricavi sono decisamente ridotti. Una situazione che, tuttavia, non sembra preoccupare l’AD di Eni, che stando alla classifica curata da Mediobanca si colloca al primo posto della lista di aziende italiane per giro d’affari (si parla di un aumento dell’11,2% rispetto al 2010), seguita da Fiat ed Enel.

La strategia di Eni volta a promuovere il posizionamento dell’azienda nei mercati esteri è testimoniata anche dal recente incontro tra Scaroni e il Primo Ministro ucraino, Mykola Azarov, protagonisti di un meeting a Kiev finalizzato a proporre nuovi piani di investimenti nel paese. L’azienda, infatti, è già operativa in Ucraina dal 2011, e allo stato attuale ha all’attivo un accordo con la compagnia di Stato National Joint Stock Company Nak Nadra Ukrayny e con Cadogan Petroleum Plc per l’acquisizione del 50.01%.