Il 2014 è stato un anno positivo per le IPO, pur non raggiungendo il record sperato. I valori dei primi mesi infatti facevano pensare ad un anno particolarmente fortunato, frenato poi ad ottobre a causa della volatilità dei mercato azionari.
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I valori calcolati dall’Ernst & Young Global IPO Trends dimostrano come nel corso del 2014 siano state realizzate 1.206 IPO con una raccolta complessiva di 256,5 miliardi di dollari, in aumento del 35% in volume e del 50% in valore rispetto al 2013.
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Nel dettaglio i settori maggiormente fortunati sono stati: health vare (193 IPO, 16% del totale mondiale), seguito da technology (167 IPO, 14%) e industrials (142 IPO, 12%). Però è proprio il settore tecnologico a poter vantare il primato, con una raccolta complessiva di 50,2 miliardi di dollari.
Paolo Zocchi, strategic growth markets leader di EY Med coomenta la situazione «A livello mondiale il 2014 è stato un anno positivo per le IPO, segnando in media un rendimento del 17,1% l’anno. Tra i settori più attivi nel nostro paese emergono media and entertainment ed energy and power. Lo scenario futuro per l’Italia però resta ancora da delineare, e auspichiamo che nel 2015 maggiori operazioni di valore possano andare a buon fine».
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Per quanto riguarda l’Europa il primato spetta al Regno Unito con 92 quotazioni ed una raccolta pari a 24,2 miliardi di dollari, seguito da Francia, 27 IPO e una raccolta pari a 7,3 miliardi di dollari, Svezia, 25 IPO ed una raccolta di 3,8 miliardi di dollari. L’Italia vanta 26 operazioni di IPO anche se di valore minore.